mercoledì 4 gennaio 2012

la tosse di Hopper

Ti collassa la mente, concentrata e pure in dimenio. Non è insorgenza, non un ascendere, nè uno sprofondare, ma focalizzazione. Non sguardo interiore, ma puro dolore nella "strozza". E' come se i tessuti e i muscoli si disserrassero liberi e sfrenati, il sangue li inondasse per esplodere insieme a loro.

L'aria ti manca: e' un rantolo che non porta alla fine ma si avvolge iterativamente in se stesso. Graffia la laringe, la spreme come uno straccio bagnato, ti serra la gola. Non si vede l'inferno ma è come un bruciare lacerante, un sentire struggente. Il colore che vedi non è quello degli impressionisti, ma quello di Hopper.

Un colpo di tosse è esistenza inconsumata, ti esonera interminabilmente dalla vita.

Nessun commento: