Immanenza, realtà in cui già sempre ci troviamo. Forse più di qualunque passo della Critica kantiana, ci fa capire il concetto filosofico di immanenza questo splendido haiku dello scrittore giapponese Kenko Yoshida (XIII-XIV sec.): "Seduto pacificamente senza far nulla/arriva la primavera/e l'erba cresce da sola". Senonché l'estatica immersione poetica del verso non fa giustizia del nostro reale esistere che ci presenta il conto quotidiano di una vita consustanziata di sofferenze e dolori. Essi, bisogna dirlo?, come l'erba, sembrano "crescere" da soli. Certo grande è la distanza ontologica tra un filo d'erba e la vicenda umana. Eppure, come negare una loro consustanziale immanente coappartenenza, legge fisico-biologica e legge dell'esistere? Forse, è sufficiente pensare a quanti fili d'erba, nel corso della storia umana, sono stati sporcati dal sangue di squartamenti e sgozzamenti di soldati, in guerre ed eccidi avvenuti sui campi di battaglia (leggere, al riguardo, la mappa storico-universale appena pubblicata di Siegmund Ginsberg, Macellerie, "raggelante promemoria della barbarie umana", come recita la quarta di copertina).
domenica 17 novembre 2024
Fili d'erba e orrore immanente
Immanenza, realtà in cui già sempre ci troviamo. Forse più di qualunque passo della Critica kantiana, ci fa capire il concetto filosofico di immanenza questo splendido haiku dello scrittore giapponese Kenko Yoshida (XIII-XIV sec.): "Seduto pacificamente senza far nulla/arriva la primavera/e l'erba cresce da sola". Senonché l'estatica immersione poetica del verso non fa giustizia del nostro reale esistere che ci presenta il conto quotidiano di una vita consustanziata di sofferenze e dolori. Essi, bisogna dirlo?, come l'erba, sembrano "crescere" da soli. Certo grande è la distanza ontologica tra un filo d'erba e la vicenda umana. Eppure, come negare una loro consustanziale immanente coappartenenza, legge fisico-biologica e legge dell'esistere? Forse, è sufficiente pensare a quanti fili d'erba, nel corso della storia umana, sono stati sporcati dal sangue di squartamenti e sgozzamenti di soldati, in guerre ed eccidi avvenuti sui campi di battaglia (leggere, al riguardo, la mappa storico-universale appena pubblicata di Siegmund Ginsberg, Macellerie, "raggelante promemoria della barbarie umana", come recita la quarta di copertina).
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