lunedì 23 settembre 2024

Agonia senza epilogo

Le "Quattro Nobili Verità" del Buddha, di cui solo le prime due convincono veramente (il dolore: dukkha; l'origine del dolore: samudaya sacca) e le altre due che mi sembrano "illusorie" (la fine del dolore: niroda sacca; la via che porta alla fine del dolore: magga sacca). Le dottrine di salvezza delle filosofie ellenistiche: il vivere secondo natura (ὁμολογουμένως ζῆν) dello stoicismo; la sospensione del giudizio (ἐποχή) dello scetticismo; il piacere regolato e stabile (εὐστάϑεια) dell'epicureismo; il "piacere immediato" dei cirenaici; la momentanea e improbabile Noluntas di Schopenhauer; la vita che non si può vivere (ἄβιος βίος) di Michelstaedter e quello che sarebbe il suo antidoto: una Persuasione inconseguibile; l'appello alla conoscenza e alla sterilità di P. W. Zapffe nella chiusa dell'Ultimo messia, che non porta né all'assoluzione, né al riscatto; le filosofie, le religioni e le dottrine di liberazione sociale; le visioni mistiche e sciamaniche. Insomma tutte le favole (gli "ancoraggi", direbbe Zapffe) ahimè raccontate nei secoli, insieme ad esoterismi e dottrine misteriosofiche varie. Elenco incompleto quello che precede, con evidenza. Tuttavia, dopo averle studiate e, alcune, praticate, mi chiedo cosa concludere: ne va della mia, di salvezza. Non riesco ad andare oltre l'agonia senza epilogo di Cioran

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